m

m

mercoledì 9 novembre 2016

Dieu et le Roi (qualche spunto di riflessione in casa cattolica)


Dieu et le Roi

(qualche spunto di riflessione in casa cattolica)


Risultati immagini per dieu le roi



L'improvvisa ascesa alla casa bianca di Donald Trump dovrebbe porre qualche doverosa riflessione anche all'interno del variegato mondo cattolico, specie quello di estrazione radical-chic e allineato all'adagio del politicamente corretto.


A tale proposito vorrei azzardare un modesto inquadramento teologico.

Non hanno più vino (Gv. 2, 3)

Risultati immagini per nozze di cana
Per il contrappasso dovuto al pensionamento anticipato che gli estensori delle riforme del II Concilio Vaticano hanno affibbiato al tema della Grazia, il cristiano medio, sempre tanto affascinato dal "meraviglioso" e mai come oggi digiuno di vita spirituale, sembra lanciarsi in una ricerca quasi spasmodica di tutto quanto ha anche solo l'apparenza di esulare dall'ordine naturale: si corre dietro al miracolismo, alle vere o presunte apparizioni della Santa Vergine, si dà quasi la caccia ai mistici o presunti tali, facendo di tutto ciò una sciocca parodia della vita di Grazia che ordinariamente si dispiega all'interno di una vita semplice: servire e amare Dio in questa vita, per goderne eternamente nell'altra; con l'ausilio dei santi Sacramenti. Nulla più.

Sembrano sconvolgenti dunque le parole che Maria Santissima rivolge al Figlio durante le nozze di Cana: "Non hanno più vino!".

Questa è l'espressione del Vero amore che la santa Vergine ha per la Chiesa e l'umanità intera. E l'amore materno è così: concreto, prima di tutto.

Nella sua premurosa cura per la Chiesa, di cui Maria Santissima è e rimane "Tipo", ossia modello e paradigma, Ella insegna, avanti a tutto, l'estrema concretezza di chi sa porsi difronte ad una realtà, ed, interpellata da quella, sa ascoltarne le istanze e le urgenze per potere tempestivamente agire per il bene maggiore dei figli.


Noi vogliam Dio, Vergin Maria



Fino al 1857, la santa Sede aveva come inno ufficiale il celebre "Noi vogliam Dio", che risuona ancora nelle orecchie e nel cuore della nostra fanciullezza, una splendida musica che così bene inquadra il dramma teologico che si consuma ai giorni nostri.
Il problema per quella parte di Chiesa e di pastori allineati con i poteri forti e affetta da una invincibile quanto immorale mondanità, sta proprio qui: nell'aver perso il contatto con la realtà, nel non lasciarsi interpellare dalle istanze di una concretezza tanto cruda da risultare perfino drammatica: il Popolo di Dio, ossia il suo Corpo mistico, non ha cambiato esigenze e bisogni; ha mantenuto sempre gli stessi: - noi
vogliam Dio! - il popolo chiede alla Chiesa solo questo: conoscere, amare e servire Iddio. Ha bisogno solamente di una Chiesa che sappia rispondere a questa arcana quanto naturale, per la natura dell'uomo, esigenza della sua condizione ontologica.

Risultati immagini per miracolo cana"Non hanno più vino". Il vino, guarda a caso, è uno dei segni che Nostro Signore Gesù Cristo ha scelto per essere elevato alla maestosa dignità di sacramento, ossia per farne il capolavoro per eccellenza, la santissima Eucaristia, la quale comunica, non per analogia, ma in maniera propria, il Corpo-Sangue-Anima e Divinità di Cristo stesso per rendere gli uomini partecipi della vita divina, in pienezza.
Risultati immagini per miracolo eucaristico di bolsena
La Vergine sembra ripetere con pressante angoscia il grido ad una Chiesa sorda: "non hanno più vino". Mancano i pastori che siano consumati dalla sconvolgente concretezza dell'Amor di Dio, pronti ad irraggiare il tesoro della Grazia mediante il loro ministero di "mediatores Dei" all'umanità assetata di Dio.

Nulla di più sconvolgente e nulla di più naturale al tempo stesso. La grazia soprannaturale passa attraverso dei segni naturali che, pur non mutando gli accidenti, ne muta la sostanza.

Da molte parti si va paragonando l'ora presente della Chiesa al Getsemani, all'impero delle tenebre che nel dramma della morte sembra fagocitare - quasi - l'umanità assunta dal verbo di Dio.

In questo deserto però un grido, quello del Figlio di Dio, squarcia la cortina del silenzio: "Sitio!", ho sete.
La Chiesa deve ascoltare questo grido dell'umanità che si identifica misteriosamente con Cristo. L'uomo ebbe, ha ed avrà sempre "sete di Dio" e la Chiesa fu istituita solo per questo: per saziare ed estinguere tale sete.

Quello che le elezioni americane hanno smosso risiede qui: in un mondo PILOTATO dall'informazione massmediatica, vero strumento di controllo ed indottrinamento delle masse, quando il popolo riesce quasi miracolosamente a riavere la parola, esprime un profondo e legittimo desiderio di ordine, di CONCRETEZZA, quella concretezza che è subito pronta a rispondere alle esigenze quotidiane. Non dico che Trump sia la panacea; mi limito a registrare solo questo dato antropologico e sociale di elettori che premiano ad alta maggioranza chi propone loro cose comuni e comune buon senso.

Questi fatti devono più che mai interpellare gli uomini di Chiesa: da troppo tempo ci si occupa di tutto quello CHE NON E' DIO e che da Dio allontana.
Difronte ad un'umanità che reclama a buon diritto di avere Pastori intrepidi che spezzino per lei il Pane della vita eterna, NON SI PUO' rispondere occupandosi dell'ecologismo, dell'immigrazione di massa di intere popolazioni pagane mentre i propri figli - quelli generati nel fonte battesimale - vivono e muoiono come le bestie senza mai avere chi parli loro di Dio. Gesù è venuto ad annunciare la Vita eterna ed a spalancarne le porte, non a fare slogan viziati da un socialismo marciscente!

Risultati immagini per mons bonnyNON SI PUO' fare passare per giusto e lecito quanto è contro intrinsecamente alla legge naturale e a quella divina (leggasi unioni lgbt) mentre la famiglia cristiana se ne va in pezzi.
Ricordo solo il recente episodio del vescovo di Anversa, mons. Bonny che vorrebbe testi di orazioni ad hoc per benedire le unioni gay...

Solo riprogrammando da Lui l'esistenza umana potremo sperare di ristabilire nella Chiesa e nelle nostre nazioni quell'ordine e quella pace che il mondo non può dare.

Ritorniamo dunque - cari amici - a pregare con le parole dell'atto di consacrazione del genere umano a Cristo RE, composto dall' augusto Pontefice Leone XIII. 




  "Largisci o Signore liber­tà sicura alla tua Chiesa, concedi a tutti i popoli la tranquillità dell'ordine: fa' che da un capo all'altro della terra risuoni quest'unica voce: Sia lode a quel Cuore divino, da cui venne la nostra salute; a lui si canti gloria e onore nei secoli dei secoli. Amen".