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domenica 31 gennaio 2016

STRAGI DIMENTICATE
-Storia di un padre

nella tempesta-


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«Mia cara Louise, alleva i figli nel timor di Dio. Ripeti loro spesso che il loro padre, prendendo le armi, cercava solamente di salvare la religione cattolica nella quale sono stati battezzati. Offro la mia vita perché possano crescere da buoni cristiani nella pace religiosa».



                  (Jacques Cathelineau - ultimo messaggio alla moglie)


Questa è la vicenda di un grande dimenticato dalla "storia" che si studia a scuola, un uomo tanto umile da essere a buon titolo considerato - almeno nella massonica e massificata cultura italiana - uno sconosciuto. Fu un protagonista e una vittima del PRIMO GENOCIDIO DELLA STORIA (di cui nessuno parla mai): LE GUERRE DI VANDEA.
Eppure Oltralpe viene spesso affiancato alla nostra Pulzella, come uno dei volti più autentici di quei valori e di quella fede che ha fatto nei secoli della Francia la "figlia prediletta" della Chiesa e della cristianità.

E' la storia di JACQUES CATHELINEAU, nato nel 1759 e morto il 14 luglio del 1793.
Egli fu sostanzialmente un umile, uno di quegli umili però di cui Dio si serve per confondere la sapienza degli "intelligenti". Fu, nella sua carriera, cantore di chiesa, fornaio, tessitore, sacrestano e venditore ambulante, nonché valorosissimo condottiero dell'esercito cattolico e realista; ma forse il titolo di cui era più orgoglioso era quello di "padre": sì, padre di ben undici figli (di cui gli sopravvissero solo quattro femmine ed un maschio).
E questo probabilmente sarebbe rimasto se non fosse sopraggiunta la "revolution".

Risultati immagini per Notre-Dame de Bon Secours a BellefontainePrima che la sua terra, la Vandea, fosse raggiunta dall'ondata marcia e nefasta della rivoluzione armata, data la scarsezza del clero (già soggetto alla "costituzione civile"), era proprio il Nostro a guidare di notte centinaia di persone ai piedi della Beata Vergine nei santuari mariani portando di persona il Crocifisso che guidava la processione, supplicandola di conservare la vera Fede alla Vandea; lui, un semplice laico.
Risultati immagini per Notre-Dame de Charité, a Saint-Laurent-de-la-PlaineUn laico che sapeva fare del proprio mestiere una missione ed un vero apostolato per portare il lume della autentica fede e della dottrina di Gesù nelle case che visitava per lavoro. Ecco una buona parola, un buon pensiero.
Si meritò presto l'appellativo di "il Santo di Anjou".

Risultati immagini per coeur de jesus vendeeLa situazione si fa tragica: incitato dal suo parroco, al 10 marzo 1793 parte seguito da 27 giovani armati di Rosario e con lo scapolare recante il rosso Cuore di Gesù appuntato al lato sinistro della giacca.
In breve si ritrovò a capo di un esercito composto perlopiù di contadini e di umili che lottavano per difendere i diritti di Dio e del legittimo re di Francia. Le sue vittorie nell'arco di poco tempo si fecero strepitose e nel giugno fu dichiarato "Generalissimo" dell'esercito regio e cattolico.
Il suo programma era semplicemente disarmante: "rialzeremo gli altari e rimetteremo il re sul suo trono".
Qualche anno dopo è nientemeno che Napoleone ad appuntare nel suo diario la stima per le doti di condottiero e capo militare di questo umile padre.

Dirà di lui l'abbé Cantiteau, il prete che lo aveva spinto alla sua missione:
«Il primo movente che lo fece soldato fu la sua devozione: lo zelo ardente per la gloria del suo Dio, il suo attaccamento alla fede cattolica, il desiderio di vedere la monarchia restaurata, ecco i primi e principali motivi che gli hanno fatto prendere le armi e che lo hanno reso intrepido in mezzo ai maggiori pericoli. Nella sua generosa decisione non entrarono assolutamente l’ambizione, il desiderio di fare la propria fortuna, di conquistare gloria e di farsi un nome».

Una pallottola esplosa da una finestra verso la fine di giugno lo porta in breve alla fine. 
Si disse ancora di lui:

«mai visto un uomo più dolce, più modesto e migliore. Era dotato di un’intelligenza straordinaria, di un’eloquenza trascinante. I contadini l’adoravano e gli portavano un grandissimo rispetto. Da molto tempo aveva una grande fama di devozione e di temperanza, al punto che i suoi soldati lo chiamavano il Santo dell’Anjou».

***

Ecco la storia in breve di uno dei tanti EROI ESCLUSI dai salotti della INTELLIGHENZIA massonica che ci propinano a scuola.
Cari lettori RILEGGETE la storia della rivoluzione francese e vedrete che quello che succede ai giorni nostri non è altro che la minestra riscaldata che già i grandi come Cathelineau furono costretti a sorbirsi.

La cosa bella che ci è sembrato bene proporre alla vostra attenzione, è quel senso di sano equilibrio e umile eroismo che la figura di questo buon Padre di famiglia sa trasfondere ancora ai giorni nostri, specialmente al termine del FAMILY DAY: in questo momento storico in cui i pronipoti dei giacobini vogliono distruggere la famiglia e più in generale l'ordine voluto da Dio per la società, I NOSTRI FIGLI CI CHIEDONO GENITORI SANTI E CORAGGIOSI come lo fu questo buon padre, che per sorte e Provvidenza si trovò a guidare un esercito la cui insegna era il bel Cuore di Nostro Signore Gesù Cristo!

«Dio ci ha chiesto di combattere perché non avevamo altro mezzo per affermare la nostra fede. Ma non è certo che otterremo la pace religiosa con le armi. Il sangue che si versa per Dio non è mai perso. Con quello di Cristo serve alla redenzione del mondo».
                                       (J. Cathelineau)

2 commenti:

  1. Per chi conosce il francese, da leggersi assolutamente in lingua originale, consiglio : Un épisode sous la Terreur, tratto da La comédie humaine di Balzac, da ri-leggere e meditare a lungo. Che la figlia prediletta e sciagurata ritorni presto in sé e guidi di nuovo l'Europa alle se radici religiose.

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  2. Grazie del suggerimento! Come sempre ringraziamo i nostri lettori per il nobile apporto di cui sempre arricchiscono la Pulzella!

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