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mercoledì 30 dicembre 2015

Immigrazione e massoneria

il Ss. Nome di Maria

Risultati immagini per bandiera europea



Se nelle premesse di questo blog troviamo anche quella di offrire qualche spunto critico per leggere i fatti della cronaca quotidiana, ci occuperemo oggi di una tematica tanto attuale come quella dei flussi migratori che stanno ridisegnando il volto dell'Europa. Cerchiamo di capirci qualcosa.

Qual'è la matrice dell'attuale fenomeno migratorio?

Come è noto, l'instabilità politica del vicino oriente (la definizione di 'medio oriente' non è corretta, in quanto la prospettiva geografica da cui proviene è quella americana e non quella europea) ha ingenerato una specie di esodo verso i paesi dell'europa, una emorragia di persone, perlopiù uomini, prodotta dalle cosiddette 'primavere arabe'.
Sembra evidente però che, nella migliore delle ipotesi, tale fenomeno sia sfuggito di mano ai governi dei paesi della Unione europea.

Un comune denominatore?

Sembra di sì. La cifra che maggiormente caratterizza questi flussi migratori è una estrema uniformità culturale, linguistica talvolta, e soprattutto religiosa: islamica. Un'europa quasi del tutto addormentata nel sonno dell'indifferenza e dell'immobilismo culturale non sembra minimamente prestare attenzione a questo dato antropologico e culturale; sembra anzi ben lieta di abbassare le proprie insegne e di rinunciare a quelle caratteristiche che nei secoli le hanno impresso una fisionomia, una identità.

Se ci fosse sotto dell'altro?

Gli amici della Pulzella maliziosamente si chiedono quale sia il ruolo dei vari circoli massonici in tutto questo e cercheranno ora di dare qualche risposta:

1. Progressiva anestesia della coscienza critica collettiva.
Come è noto, nel tardo impero, gli imperatori per garantirsi tranquillità di governo e la possibilità di agire e guidare indisturbati la vita politica, usavano blandire il popolo con il celebre binomio del panem et circenses, più o meno quello che le reti televisive vanno propinando tra reality e partite di calcio, piccoli e apparentemente innocui diversivi che vanno però via via limitando l'attenzione collettiva e l'opinione pubblica sui fatti riguardanti la vita civile e l'amministrazione dello stato. Ne è un esempio lampante, per fermarci alla cronaca di oggi, che il primo punto dell'agenda politica del governo italiano (notare: il terzo non eletto!) per l'anno venturo sia il progetto di legge relativo alle unioni civili, mentre sembra più che evidente che, tra il terrorismo internazionale e una crisi economica senza precedenti, le priorità della vita sociale dovrebbero essere altre.
2. La fiera del politicamente corretto.
La mentalità che da più parti, tra cui frange catto-progressiste e catto-comuniste, si sta cercando di instillare nell'opinione pubblica è quella del 'politically correct', una variante geneticamente modificata degli Ignavi di dantesca memoria. Oggi si va insegnando e gridando su tutti o quasi i mezzi di comunicazione che non è lecito o non è morale porsi degli interrogativi critici, ma bisogna accettare supinamente tutto quanto accade e viene propinato; una sorta di 'everything goes' tanto cara ai filosofi utilitaristi. Allora non è più di moda guardare il mondo con la lente critica della nostra ragionevolezza (la filosofia è indagine critica e razionale che rende ragione delle proprie affermazioni), o così vogliono farci credere, ma nessuno si prende poi la briga di spiegarne il perché. D'altronde è più comodo per tutti spegnere il cervello e accendere il televisore.
3. Abbassamento del livello culturale medio.
Qui si raccolgono i frutti del '68. Cultura e accessibilità alla conoscenza per tutti. Peccato che poi però sia nelle scuole che nelle università il livello di cultura generale medio si sia drammaticamente abbassato tanto da far comparire l'italia nel fanalino di coda delle statistiche europee (ammesso che siano veritiere) nel livello di cultura medio. Tra un progetto Erasmus e l'altro abbiamo creato generazioni di tecnici intruppati nelle loro belle caselle degli 'obiettivi da raggiungere' ma poi abbiamo ucciso i pensatori, quelli che non si accontentano di pensare con il cervello televisivo (vedi gli aspiranti magistrati con tanto di laurea che all'esame di stato scrivono 'veperata quaestio' anziché vexata).

Massoneria?

Sì. Tutto questo ha l'aria di essere un gioco perverso pianificato a tavolino per sostituire lentamente i popoli europei con popolazioni meno atte alla vita speculativa ma più consone ad essere 'forza da lavoro', secondo le dichiarazione della buona Merkel che giustifica la necessità di almeno 200 milioni di rifugiati per pagare le pensioni di domani a tanti vecchi tedeschi.
Se da una parte i governi europei giocano a incoraggiare l'arrivo di intere truppe dal Vicino oriente, dall'altra a casa loro giocano a minare la solidità del tessuto sociale e della natalità attraverso leggi perverse e prevaricatrici contro famiglia e legge naturale, a favore di 'diritti omosessuali' e leggi contro la vita, dal suo concepimento (aborto), alla sua fine (eutanasia).
Risultati immagini per riforma liturgicaMassoneria che sembra aver tramato per anni persino dentro la Chiesa, attraverso una riforma liturgica (la cui storia è tutta da ri- scrivere) che ha fatto via via perdere al sensus fidei fidelium la percezione del carattere soprannaturale della vita e dei sacramenti e, a lungo andare, ha indebolito la fede nella presenza reale di N. S. Gesù Cristo nella Ss. Eucaristia, vera chiave di volta di tutto l'edificio cristiano.
Il gioco è presto fatto: una massa europea informe e inerte pronta ad essere silenziosamente sostituita.

Per un cristiano e italiano l'accoglienza è sempre lecita e buona?

Una Metafora

Risultati immagini per pater familiasLo stato dovrebbe comportarsi come un buon padre di famiglia. Ora, un padre che, per sfamare i figli della convivente del vicino di casa, trascura i suoi, non fa né un'opera buona, né (cristianamente parlando) un'opera meritoria, anzi fa peccato. Questo tipo di doveri di giustizia sono legati e regolati infatti  dal IV Comandamento, oltre che essere qualcosa di assolutamente evidente alla logica.

Ricordiamo che se il cristiano professa la sua fede nel 'Dio Amore' (vedi il credidimus Charitati e il quoniam Deus Charitas est di memoria giovannea) al tempo stesso san Paolo precisa le caratteristiche di questo culto, in Romani 12, 1, quando parla di loghike latreia, adorazione logica, ossia ragionevole, cioè che chiede qualcosa di più dell'abbandono cieco, ma l'assenso ragionato e ragionevole del cuore e della mente. Il Dio di Cristo non è un 'buonista' a cui tutto va bene, no. Chiede un amore vero, ponderato, libero.

La Carità, dunque, massima tra le virtù, ha caratteristiche di ragionevolezza; non è la coperta che nasconde oves et boves et universa pecora campi.

Se lo stato si comportasse come un buon padre sistemerebbe i suoi figli, e poi quelli del vicino. Questo non accade. E' morale ciò???



Cosa c' entra il Santissimo Nome di Maria?

E' opportuno qui ricordare che tutte le volte che l'Europa ha corso il rischio di perdere la sua identità e la sua fede, il Nome di Maria è stato l'unico baluardo ad averla difesa e salvata, da Lepanto (7 ottobre 1571) alla Battaglia di Vienna (12 settembre 1683).
Oggi, guarda a caso, una riforma liturgica infetta di massoneria ha espunto questa ricorrenza (in italia solo le diocesi di Como e Milano la celebrano, almeno nella forma ordinaria del rito romano). Oggi al Nome di Maria Quae cuncta interemisti heresis si preferisce talvolta perfino nelle chiese predicare una fratellanza universale e sincretistica che non tiene conto delle diversità, e dunque delle identità, e al Deus sabaoth si è sostituito proditoriamente il Dio dell'universo!
Forza, Europa. Svegliati dal tuo letargo!




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