"E in nessun altro vi è salvezza"
(parte II)
![](http://stpetersbasilica.info/Monuments/AlexanderVII/AlexanderVII-dth-shrd.jpg)
"NESSUNO VIENE AL PADRE SE NON PER MEZZO DI ME" (Giov. 14, 6 ss).
Questo è il dato imprescindibile e la chiave di volta del nostro discorso.
E ancora:
"CHI CREDERA' E SARA' BATTEZZATO SARA' SALVO; MA CHI NON CREDERA' E NON SARA' BATTEZZATO SARA' CONDANNATO" (Mc. 16, 9 ss).
Come si conciliano tra loro queste due realtà? Vediamolo:
Cominciamo con il riaffermare, secondo le parole stesse del Redentore, che non esiste una seconda e una terza opzione.
Dunque non c' è una possibilità di arrivare al Cielo che prescinda da Cristo mediante la fede e i sacramenti.
Due considerazioni:
1) per quanto riguarda la Fede (prima virtù teologale) è importante notare come essa abbia un oggetto che le è proprio, cioè un fine cui tendere. Qual è dunque questo fine?
Il verbo che esprime la fede è il verbo "credere", appunto; e una delle più belle professioni di fede del Nuovo testamento la troviamo espressa nella prima lettera di San Giovanni: "Credidimus Charitati", abbiamo creduto all'Amore (perché Dio è Amore). Va di suo dunque che ogni persona di buona volontà che vive e opera conformemente a questo Amore, anche inconsapevolmente, vive e opera nel vero e unico Dio, il Dio di Gesù Cristo. Quello che popolarmente è conosciuto dal catechismo di San Pio X come Amor di Carità.
2) Per quanto riguarda il Battesimo, occorre riprendere lo sviluppo tradizionale della teologia sacramentaria cattolica che grossomodo suddivide il sacramento del Battesimo in tre tipologie:
- fluminis: quello operato attraverso l' acqua, con ministro e forma (e intenzione di fare ciò che fa la Chiesa)
- sanguinis: il Battesimo del martirio, in cui i "testimoni" di Cristo, per esempio ancora nello stato di catecumeni, ricevono il battesimo attraverso il sangue della loro testimonianza a prezzo della vita
- flaminis: potremmo dire il Battesimo di desiderio, operato dalla insondabile ricchezza del Paraclito che ci insegna "cosa è giusto chiedere" a Dio.
Ora, parlando di questa terza forma di Battesimo, dovremmo ammettere che probabilmente i confini della Chiesa Cattolica sono molti più estesi di quella visibile, e che gli effetti di questo sacramento, vera PORTA FIDEI, siano operanti non solamente in coloro che si trovano iscritti nel registro dei Battesimi delle varie parrocchie del mondo.
potremmo sintetizzare così: chi conosce nel cuore e pratica nella vita l' "Amor di Carità" (anche senza conoscere attualmente Gesù Cristo) e attraverso questa disposizione permette allo Spirito Santo di creare in lui le condizioni del battesimo "flaminis", de facto potrebbe realizzare quelle condizioni che Gesù pone come essenziali per la salvezza eterna (chi crederà e sarà battezzato ecc.).
Detto questo però RIMANE EVIDENTE CHE LA SALVEZZA SIA OPERATA SOLAMENTE ATTRAVERSO L' UNICA MEDIAZIONE DI CRISTO che ci rivela il vero Volto del Dio con il mistero della sua Incarnazione e che CON IL SUO SACRIFICIO PER MEZZO DELLA CROCE, riconciliando a Sé il mondo, RENDE I SACRAMENTI MEZZI EFFICACI DELLA GRAZIA.
CONCLUSIONE: se è vero che a tutti gli uomini, seppur in modo misterioso, è data la possibilità di salvarsi, per tutti è necessario attraversare l'unica "porta santa", Nostro Signore Gesù Cristo. Ce lo ricorda la grande dossologia al termine del Canone:
Dunque non c' è una possibilità di arrivare al Cielo che prescinda da Cristo mediante la fede e i sacramenti.
Due considerazioni:
1) per quanto riguarda la Fede (prima virtù teologale) è importante notare come essa abbia un oggetto che le è proprio, cioè un fine cui tendere. Qual è dunque questo fine?
Il verbo che esprime la fede è il verbo "credere", appunto; e una delle più belle professioni di fede del Nuovo testamento la troviamo espressa nella prima lettera di San Giovanni: "Credidimus Charitati", abbiamo creduto all'Amore (perché Dio è Amore). Va di suo dunque che ogni persona di buona volontà che vive e opera conformemente a questo Amore, anche inconsapevolmente, vive e opera nel vero e unico Dio, il Dio di Gesù Cristo. Quello che popolarmente è conosciuto dal catechismo di San Pio X come Amor di Carità.
2) Per quanto riguarda il Battesimo, occorre riprendere lo sviluppo tradizionale della teologia sacramentaria cattolica che grossomodo suddivide il sacramento del Battesimo in tre tipologie:
- sanguinis: il Battesimo del martirio, in cui i "testimoni" di Cristo, per esempio ancora nello stato di catecumeni, ricevono il battesimo attraverso il sangue della loro testimonianza a prezzo della vita
- flaminis: potremmo dire il Battesimo di desiderio, operato dalla insondabile ricchezza del Paraclito che ci insegna "cosa è giusto chiedere" a Dio.
Ora, parlando di questa terza forma di Battesimo, dovremmo ammettere che probabilmente i confini della Chiesa Cattolica sono molti più estesi di quella visibile, e che gli effetti di questo sacramento, vera PORTA FIDEI, siano operanti non solamente in coloro che si trovano iscritti nel registro dei Battesimi delle varie parrocchie del mondo.
potremmo sintetizzare così: chi conosce nel cuore e pratica nella vita l' "Amor di Carità" (anche senza conoscere attualmente Gesù Cristo) e attraverso questa disposizione permette allo Spirito Santo di creare in lui le condizioni del battesimo "flaminis", de facto potrebbe realizzare quelle condizioni che Gesù pone come essenziali per la salvezza eterna (chi crederà e sarà battezzato ecc.).
Detto questo però RIMANE EVIDENTE CHE LA SALVEZZA SIA OPERATA SOLAMENTE ATTRAVERSO L' UNICA MEDIAZIONE DI CRISTO che ci rivela il vero Volto del Dio con il mistero della sua Incarnazione e che CON IL SUO SACRIFICIO PER MEZZO DELLA CROCE, riconciliando a Sé il mondo, RENDE I SACRAMENTI MEZZI EFFICACI DELLA GRAZIA.
CONCLUSIONE: se è vero che a tutti gli uomini, seppur in modo misterioso, è data la possibilità di salvarsi, per tutti è necessario attraversare l'unica "porta santa", Nostro Signore Gesù Cristo. Ce lo ricorda la grande dossologia al termine del Canone:
PER IPSUM
CUM IPSO
ET IN IPSO
Non è vero per cui dire che tutti abbiamo lo stesso Dio (o almeno non è vero dirlo in maniera biunivoca).
E ciò tanto meno ci dispensa dal precetto del Signore di andare e annunciare il Vangelo ad ogni creatura!
Altro che non fare proselitismo...
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