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martedì 19 luglio 2016

UN PARROCO DI MONTAGNA
(la preghiera del corpo)


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Qualche anno fa mi è capitato di trascorrere alcuni giorni di vacanza in un grazioso paesetto montano adagiato tra le prealpi del varesotto, in diocesi di Como.
Quella che qui voglio solamente accennare è la cronaca di un incontro casuale con un parroco straordinario.
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Entrato in chiesa quasi per caso, un tempio la cui umile magnificenza non stona affatto al villaggio in cui è collocato, mi sono imbattuto in un anziano sacerdote col capo coperto da uno zucchetto nero dei preti di un tempo, che pregava silenziosamente assorto accanto al Tabernacolo: scoprì più tardi che era l'eroico Parroco che reggeva la cura d'anime di quel paese da oltre 75 anni ed era all'alba del secolo di vita. Andando poi nei giorni seguenti alla Santa Messa fui rapito dalla chiarezza di linguaggio, dalla profondità di dottrina e soprattutto dalla fede granitica e modesta che, al tempo stesso, traspariva dalle sue genuflessioni o dal suo stare in ginocchio a lungo e senza appoggi sugli antichi gradini in marmo al lato del Vangelo, tutto proteso verso il Tabernacolo. Pensai: è uno spaccato d'altri tempi!
Da quella presenza, invece, si dipanava un linguaggio arcano che colpiva l'occhio e il cuore dell'ignaro turista che forse per caso aveva messo il piede in chiesa  più attirato dalla grazia dell'edificio che dalla divina Presenza: ti trovavi di fronte a un "uomo di Dio", il cui umile atteggiamento colpiva più di una predica del Lacordaire.
Risultati immagini per don luigi curtiSeppi più tardi meraviglie di questo anziano Profeta, che fu, tra l'altro, il confessore della Ven. Armida Barelli, e il protagonista di un meraviglioso "inno alla Carità" durato poi 102 anni, 80 dei quali spesi come fedele pastore della medesima, piccola parrocchietta.

MORALE DELLA STORIA

La morale di questa storia è assai semplice: sappiamo che si può pregare in almeno tre modi:
a. colle labbra
b. col cuore
c. con il corpo

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Fa specie oggi vedere tanti preti (e non solo!) non inginocchiarsi davanti all'Eucaristia, vera Presenza di N.S. Gesù Cristo. (Avrei potuto mettere foto di personaggi ben più illustri, ma non l'ho fatto solo per carità).
Sembra quasi (a volte il sospetto è più che legittimato) che non credano più al mistero dolce e ineffabile tra tutti, quello del "Dio con noi". Eppure un gesto del corpo, lo stare in ginocchio, il ben genuflettere... quale linguaggio persuasivo è mai questo!
Non si adduca -ve ne prego- l'età, il male alle ginocchia o cos'altro alla lazzaronaggine e alla mancanza di fede nell'augusto Sacramento dell'altare... 
La vita di quell'umile, anzianissimo parroco di montagna dimostra il contrario: né l'età, la stanchezza, il mal di ginocchia possono separare un vero "prete" dall'Amore di Dio che è chiamato ad annunciare solo nella misura in cui lo vive egli stesso, ricordando che la propria vita di preghiera - col cuore, le labbra, e il corpo, appunto- è la prima e più efficacie delle sue prediche.

2 commenti:

  1. quest'articolo spero sia solo una "punta dell'iceberg"di un più vasto lavoro biografico della grande figura di don Luigi.Grande in proporzione diretta con la sua umiltà,obbedienza,nascondimento,Persona grande culturalmente che ESIGE una biografia degna da diffondere come esempio per i Cristiani ed anche per i sacerdoti.

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  2. sono perfettamente d'accordo con lei! spero che chi è stato vicino a questo grande testimone della fede cattolica autentica possa presto dare alle stampe un buon profilo biografico! altro che esaltare pannella o bonino!!! per questi veri esempi di vita cristiana e sacerdotale mai una parola da parte delle autorità ecclesiastiche!

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