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giovedì 21 gennaio 2016

La confessione

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Semplicità e chiarezza di un Sacramento "abusato"

Il sacramento della Confessione sembra essere in crisi più che mai, specialmente in quei paesi -tipo la Germania- dove un "cattolicesimo adulto" sembra averla derubricata a una prassi per vecchiette bigotte, mentre i nuovi orizzonti del catto- progressismo ambiscono a sempre nuove conquiste.

Questo sacramento, purtuttavia, resta non solo un "segno efficace della grazia divinamente istituito in ordine alla santificazione delle anime" (ossia, la definizione di sacramento), ma è pure il trionfo della Misericordia di Dio Padre che nel Sangue preziosissimo di Gesù, rende la santa Confessione il Lavacro per eccellenza. Essa, citando san Giovanni Paolo II, è dunque tribunale di misericordia.

La vera Misericordia però - lo sappiamo - è il frutto più sublime della giustizia; dunque la segue, ma non la precede.
In questa prospettiva occorre ricordare che la santa confessione per non essere sacrilega né invalida, richiede almeno 5 condizioni che vanno osservate integralmente:

1. esame di coscienza
2. dolore dei peccati commessi
3. proponimento di non commetterli più
4. confessione auricolare al sacerdote
5. penitenza sacramentale

Come fare l'esame do coscienza?
In questi giorni in cui il soggettivismo cartesiano ed hegeliano sembrano dominare anche la vita della Chiesa (in parole povere: ognuno la pensi come vuole, tanto avrà sempre ragione), è difficile trovare confessori ben formati in scienza e pietà (che devono andare sempre a pari passo), e tanto più è difficile trovare cristiani che sappiano ben confessarsi.
Il suggerimento che offre la Pulzella è di rispolverare i "messalini" di rito romano tradizionale alla fine dei quali è quasi sempre riportato qualche bello schema fatto a domande, in modo chiaro e semplice.

Dolore e proponimento
Per essere assolti validamente BISOGNA essere pentiti del male che abbiamo fatto (almeno nella forma della attrizione, ossia del dolore imperfetto) e formulare il fermo proposito - con la grazia di Dio - di non peccare più.
RICORDIAMO che la confessione che non ha queste caratteristiche rischia di ESSERE INVALIDA, cioè non sortisce gli effetti sacramentali (il Curato d'Ars insegnava che un numero molto alto di confessioni fatte senza l'integrità delle condizioni erano appunto invalide)

Accusa (confessione auricolare al sacerdote) e penitenza
Tra le tante cose che andrebbero dette, la più importante per quanto riguarda l'accusa (oltre ben inteso, IL NUMERO E LA SPECIE DEI SINGOLI PECCATI GRAVI) è che l'accusa sia SINCERA, che nasca quindi da un cuore innamorato che abbia voglia di ricostruire di nuovo quel ponte di amore che il nostro peccato ha spezzato (nel caso qualche peccato grave sia volontariamente taciuto la confessione non solo è invalida ma SACRILEGA, aggiungendo un peccato grave più orribile ancora degli altri).
 Da questo VERO DESIDERIO - vero in quanto non emozionale, non dipendente dallo stato d'animo o da altre caratteristiche accidentali - dipende anche la soddisfazione della penitenza imposta, come espressione di quel sano desiderio di "riparare" al male fatto.

Avremmo potuto cavillare ulteriormente ed entrare nei meandri della teologia sacramentaria e morale; abbiamo deciso di non farlo per motivi di chiarezza e di brevità! 
Ai suoi cari lettori la Pulzella offre questo piccolo spunto come un umile - ma speriamo utile - contributo affinché il dolce sacramento della confessione torni ad essere amato e correttamente praticato dentro quella Chiesa fatta di anime che è costata il Sangue prezioso di N. S. Gesù Cristo.


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2 commenti:

  1. Ognuno la pensi come vuole, tanto avrà sempre ragione lui, i.e. el jefe, purtroppo in molte chiese non viene detto che è importante confessarsi e pentirsi, i confessionali non ci sono più, a volte si prendono 2 sedie e si discorre del più e del meno, la gente pretende di essere assolta a prescindere perché è un diritto, anzi non serve farlo perché tutti sono bravi, buoni e quindi, visto che Dio è per tutti, non ha una specifica religione di appartenenza, insomma uno per tutti e tutti per uno, alla fine TUTTI quelli presenti vanno a fare la comunione come se niente fosse, magari masticando chewing gum, a volte se la mettono in tasca, ora viene data allegramente ai luterani, ché tanto la beatificazione del monaco sassone è prossima, quindi, honni soit qui mal y pense. Grazie per le foto dell'indimenticabile papa della mia conversione, per me un grande, cui devo tanto, e non lo scorderò mai. Buon lavoro. Thomas Becket.

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  2. Grazie a Lei carissimo lettore. Anche la Pulzella ha un enorme debito di riconoscenza verso l'amatissimo pontefice! La genialità di quest'uomo come pensatore e la fedeltà eroica all'Amore come pastore, penso saranno note in tutta la loro ampiezza solo nell'eternità!
    I fatti che elenca si commentano da sé...

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